Correlazione sarcopenia-demenza: gli studi

Un gruppo di 1174 persone anziane sane e senza alcun disturbo cognitivo di partenza è stato sottoposto annualmente a 17 test cognitivi e alla valutazione della propria condizione fisica attraverso la misurazione della massa muscolare e della forza.

I risultati dello studio hanno messo in luce una correlazione tra la sarcopenia (cioè la riduzione della forza e della massa muscolare legata all’invecchiamento) e l’emergere di forme di demenza lievi e gravi come l’Alzheimer, e il processo di deterioramento delle facoltà cognitive.

L’attività fisica stimola infatti la rigenerazione dei neuroni, anche in età avanzata, migliorando le capacità cognitive e rallentando il declino delle funzioni cerebrali legato al trascorrere del tempo. Ciò smentisce la diffusa credenza secondo cui, una volta raggiunto il massimo sviluppo, il nostro cervello non sia più capace di rigenerarsi e produrre nuovi neuroni.

Al contrario, il movimento fisico, soprattutto quello di tipo aerobico, è in grado di incrementare le performance cognitive e stimolare la neurogenesi, migliorando anche le capacità mnemoniche e di apprendimento.

 

Fronteggiare l'invecchiamento della popolazione con l'attività fisica

L’aumento dell’aspettativa di vita e il crollo demografico hanno portato a un generale invecchiamento della popolazione mondiale. Ciò ha fatto sì che il declino cognitivo sia diventato una delle problematiche sociali più urgenti, con il moltiplicarsi delle diagnosi di demenza, a cui è necessario trovare una soluzione rapida e sostenibile. 

Oltre la più nota malattia di Alzheimer, si sono diffuse forme atipiche di demenza come quella vascolare o fronto-temporale, che le terapie farmacologiche ancora non sono in grado di fronteggiare in modo adeguato. La mancata efficacia delle strategie terapeutiche ha condotto i ricercatori a studiare forme alternative per combattere il declino della mente, tra cui metodi di stimolazione cognitiva (es. esercizi di memoria) che, tuttavia, si sono dimostrati solo parzialmente utili, andando a stimolare solo aree specifiche del cervello, senza portare ad un miglioramento generalizzato.

Allo stesso tempo si sono diffusi studi sull’utilità dell’esercizio fisico, che hanno dimostrato come l’allenamento provochi numerosi benefici sulla salute, non solo fisica ma anche mentale; si stima infatti che il rischio di demenza sia ridotto tra il 20% e il 50% nelle persone che praticano regolarmente attività aerobica.

 

Fare regolarmente attività fisica, come la corsa o la camminata, e condurre uno stile di vita sano, è fondamentale per allenare il corpo e la mente, contribuendo al benessere di entrambi nel lungo termine.