Un cardiopatico può fare attività fisica?

cardiopatico che corre

La società attuale si caratterizza purtroppo per la scarsa propensione al movimento. Tuttavia  l’inattività fisica  è un fattore di rischio per malattie del sistema cardiovascolare. Infatti l’attività fisica svolge un ruolo  fondamentale per quanto concerne la riabilitazione cardiologica da parte di un soggetto cardiopatico. 

Difatti si ricorda che per ogni incremento di capacità funzionale pari a 1 met (1 met è uguale al consumo di ossigeno dell’organismo di una persona a riposo), si ottiene un aumento di sopravvivenza del 12% indipendentemente dalla terapia in atto. Mentre per ogni minuto in più al test da sforzo il calo di mortalità è pari al 8%. Pertanto la riduzione nel rischio di mortalità nella popolazione generale raggiunge il 44% confrontando soggetti allenati e non.

Nelle linee guida sulla prevenzione e riabilitazione cardiovascolare, la cardiopatia ischemica rappresenta la condizione in cui con maggiore frequenza vengono raccomandati programmi di esercizio fisico, sia subito dopo un evento acuto o una procedura interventistica (angioplastica o by-pass), sia nella cardiopatia ischemica cronica.

Cardiopatico ed esercizio fisico 

Un esercizio fisico, anche se di modesta entità, ma condotto con continuità e regolarità è in grado di produrre effetti significativi anche per un soggetto cardiopatico (se adattato alle condizioni cliniche e alle capacità e preferenze dei singoli pazienti).
I tipi di esercizio più indicati sono il camminare ed il pedalare con una frequenza di 3-4 sedute settimanali e con una durata di ogni seduta che va dai i 30 ai  45  minuti.

L’utilità dell’attività fisica in questa categoria di persone è emersa anche dal confronto di un altro dato: il tasso di mortalità rilevato tra i sedentari, oltre due volte più elevato (dal 27 al 60 per cento, in media) nel gruppo di coloro che avevano già avuto un problema cardiovascolare. Perché proprio loro sembrerebbero trarre maggiori vantaggi dall’esercizio fisico?

Questo perché l’inattività è un noto fattore di rischio per il cuore, mentre lo sport aiuta a tenere sotto controllo la pressione sanguigna, la glicemia e i livelli di colesterolo nel sangue.
Gli esperti consigliano di svolgere un’attività fisica moderata per almeno 150 minuti a settimana: camminate veloci, passeggiate in bicicletta, acqua-gym, danza, tennis (in doppio) e giardinaggio. L’ideale sarebbe dedicare allo sport trenta minuti al giorno (5 su 7).

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