Aritmie tra gli atleti: come intervenire 

Purtroppo non sono rari i casi di sportivi anche molto giovani che durante l’allenamento subiscono un arresto cardiaco dovuto ad aritmia. L’aritmia è un disturbo del ritmo cardiaco che può manifestarsi come un’accelerazione del battito cardiaco (palpitazione), come un rallentamento del battito cardiaco (senso di svenimento), con perdita di coscienza, con un arresto cardiaco.

Le aritmie possono essere ereditarie, acquisite o congenite. Per quanto concerne le aritmie ereditarie, rappresentano per gli atleti un rischio molto elevato di avere un arresto cardiaco durante l’attività fisica. Infatti durante l’esecuzione della pratica sportiva, l’atleta è concentrato a sviluppare il massimo risultato fisico, provocando di conseguenza una perdita di elettroliti  a causa della sudorazione innescata dalla termoregolazione corporea.

Le aritmie congenite, che si  creano durante lo sviluppo embrionale, generalmente sono meno pericolose e attualmente facilmente curabili con l’ablazione. Infine vi sono le aritmie acquisite, che possono verificarsi nel corso della vita in seguito ad una dilatazione di una camera cardiaca o ad anomalie strutturali del tessuto cardiaco o a malattia coronarica. Possono essere curate con trattamenti farmacologici o non farmacologici, rivolti al muscolo cardiaco o all’aritmia stessa.

Aritmie e sportivi: la giusta prevenzione

Diviene pertanto fondamentale agire preventivamente con una visita approfondita sia nel caso di sportivi che non sportivi. Gli atleti devono essere sottoposti a protocolli quali elettrocardiogramma, ecocardiogramma e se ritenuto opportuno, risonanza magnetica.

Inoltre un ruolo essenziale è rappresentato dalla storia clinica dell’atleta, manifestando particolare attenzione ad eventuali esperienze di morti improvvise di parenti o antenati.  È consigliabile anche un esame genetico, allo scopo di individuare una eventuale anomalia nel Dna e capire, di conseguenza, quale problema il paziente potrebbe già avere o che potrebbe sviluppare nel futuro.

Infine è opportuno evidenziare come l’astensione dall’alcol e da farmaci psico-stimolanti o da droghe è fondamentale per la prevenzione delle aritmie e per il benessere dell’atleta. Così come anche l’eccessivo allenamento può essere nocivo e nel tempo creare aritmie come la fibrillazione atriale o il flutter atriale o le extrasistoli ventricolari.